IL BILANCIO DEL 2022 – Camier (Honda): "Quest’anno è andato molto bene… siamo abbastanza sicuri del fatto che continueremo a fare progressi"
Un podio e una pole position per la Casa giapponese che in questa stagione ha visto una nuova coppia di piloti e nuove componenti della moto
Grossi cambiamenti nel Team HRC per il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2022 sia in termini di piloti che di fornitori dei freni per la Casa giapponese. Iker Lecuona e Xavi Vierge sono entrati a far parte del team per questo 2022 ottenendo un podio e una pole position e terminando entrambi in top ten. Il Team Manager del Team HRC, Leon Camier, ha analizzato la stagione.
Camier ha parlato dell’approdo di Lecuona e Vierge nel team oltre che della decisione di cambiare fornitori. Il team è salito sul podio con Lecuona ad Assen in Gara 2 arrivando terzo, riportando la Casa giapponese in pole position nel WorldSBK dopo sei anni.
Camier ha commentato i passi avanti compiuti da Honda nel 2022: “Ce ne sono stati tanti. Con due rookie eravamo fiduciosi che dopo il loro approdo avrebbero reso bene ma quest’anno anche la base del nostro pacchetto è diventata molto più stabile. Ci sono stati alcuni cambiamenti, come sappiamo, relativi alle sospensioni e ai freni e queste cose generano abbastanza incognite. La nostra idea era di provare a fare dei passi avanti e sviluppare tutto a beneficio futuro. In generale penso che l’annata sia andata molto bene. Molte volte siamo stati molto veloci con entrambi i piloti. Tanti piazzamenti tra i primi sei e un podio; un podio un po’ regalato ma comunque abbiamo dovuto lottare per trovarci lì. In generale penso sia stata una bella annata e siamo piuttosto fiduciosi sul fatto che in futuro continueremo a fare dei passi avanti. Sicuramente servirà tempo, non è un qualcosa che possiamo svoltare in una giornata. In Giappone stanno lavorando intensamente ma non sono sempre super veloci per apportare cambiamenti e, quando lo fanno, vogliono essere sicuri che sia nella giusta direzione. È un po’ la loro filosofia. Continueremo a fare progressi e arriveremo ad avere un pacchetto con cui potremo essere constantemente competitivi”.
Honda e BMW sono due costruttori che in questa stagione hanno beneficiato del sistema delle super concessioni che ha permesso loro di apportare un cambiamento al telaio. Camier ne ha parlato alla fine della stagione guardando anche al percorso di sviluppo di Honda e a come gli ingegneri in pista e quelli in Giappone stanno lavorando per trarre il meglio dalla CBR1000RR-R.
Camier ha aggiunto: “Il fatto delle super concessioni è un qualcosa a fuoco lento. Non è che ottieni una cosa e, tutto all’improvviso, sarai subito competitivo. In un team ci sono tante componenti mobili. Ci sono team che sono presenti in questo paddock da 15-20 anni e nel nostro caso come team serve tempo per arrivare lì. Come team siamo al terzo anno. Ci sono tante piccole parti che abbiamo bisogno di continuare a migliorare nel team e anche sulla moto. È una moto nuova. Con la prima annata condizionata dal Covid, non abbiamo fatto nulla. L’anno scorso e quest’anno ci sono stati dei bei progressi. La parte impegnativa è l’ultima parte ed è lì che ci troviamo adesso. Noi, come HRC, dobbiamo continuare a lavorare sul nostro progetto e concentrarci sulle nostre questioni e sulle cose che sappiamo di poter migliorare. Questo è l’obiettivo. È importante avere del tempo libero nel corso del Natale per riflettere e capire già alcune cose su cui abbiamo bisogno di andare a migliorare. Nel corso dell’inverno faremo tanti incontri e confronti per vedere, come team, come poter migliorare”.
Camier ha concluso la sua seconda stagione come Team Manager nella squadra ufficiale della Casa giapponese. In poco tempo ha visto tanti cambiamenti nel team: Camier ha parlato anche di questo nuovo capitolo della sua vita dopo la carriera di pilota e ritiene che questo sia un lavoro che sta apprendendo costantemente e ogni giorno.
“È un apprendimento costante, ogni giorno! Onestamente mi piace davvero davvero tanto dato che è un mondo completamente nuovo. Ci sono tanti aspetti, non si tratta soltanto di intervenire e di fare ciò che penso vada fatto. Ci sono tante cose dal Giappone che teniamo sempre in considerazione, il loro modo di vedere le cose e le aspettative. È molto importante. Stiamo lavorando sulla comunicazione tra i tecnici qui e in Giappone. Non è una situazione semplice. Compiere questo salto è una grossa responsabilità ed è un apprendimento che non finisce mai. È un lavoro che evolve nel corso del tempo”.
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